Autoconsumo collettivo e a distanza: tempi, vincoli e atti costitutivi

Non esistono solo le CER, l’autoconsumo collettivo e l’autoconsumo individuale a distanza rappresentano alternative e soluzioni complementari sempre più importanti. In particolare in ambito condominiale, urbano e periurbano, queste configurazioni possono offrire soluzioni flessibili e interessanti, anche senza costituire un nuovo soggetto giuridico. Vediamo insieme vantaggi, vincoli e scenari d’uso reali di queste forme di condivisione dell’energia, per capire dove e come possono essere applicate con successo.

In questo articolo, grazie al contributo degli esperti del GSE, affronteremo questi argomenti:

  • possibilità di affittare un terreno sotto la stessa cabina primaria per fare autoconsumo a distanza;
  • tempi e tetti di spesa per la realizzazione degli impianti;
  • validità del verbale di assemblea come atto costitutivo per l’autoconsumo collettivo.

Le risposte sono state fornite dall’Avv. Vittorio La Monica (Funzione Promozione e Assistenza alle PA, GSE) e dalla Dott.ssa Estella Pancaldi (Head of technical assistance to and capacity building of Public Administrations, GSE) durante la terza edizione della “Tavola Rotonda quesiti aperti sulle Cacer con GSE e FIP” di Community-CER.

Domande rivolte al GSE (FAQ GSE)

  • Se il consumatore non ha spazio per l’impianto, può affittare un terreno sotto la stessa cabina primaria e fare autoconsumo a distanza?
  • Quali sono i tempi per la realizzazione degli impianti? Esiste un tetto di spesa, come nel conto energia?
  • Per l’autoconsumo collettivo basta il verbale di assemblea come atto costitutivo?

🎥 Guarda il video con le risposte
📥 Scarica il video completo delle risposte del GSE
🎓 Iscriviti al Corso per Manager di configurazioni di autoconsumo e CER

CONDIVIDI ORA

Potrebbe interessarti anche: