Costituire una CER: forme giuridiche, configurazioni multiple e convenzioni

Quando si parla di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), sorgono subito alcune domande fondamentali: Quale forma giuridica è più adatta? Come si può costituire una CER anche in assenza di capitale sociale? Come gestire configurazioni multiple? Esistono convenzioni già attive tra enti e altri soggetti come le parrocchie?

In questo articolo risponderemo a questi quesiti, approfondendo in particolare:

  • quali forme giuridiche possono adottare i comuni senza risorse per costituire una CER con capitale sociale;
  • il significato pratico della gestione di più configurazioni all’interno della stessa CER;
  • l’obbligatorietà (o meno) delle cariche statutarie come presidente e vicepresidente;
  • le implicazioni della costituzione di una CER come associazione non riconosciuta e le responsabilità del referente;
  • l’esistenza di convenzioni tra comuni e chiese per la costituzione di CER.

Le risposte a questi interrogativi sono state fornite dall’Avv. Vittorio La Monica (Funzione Promozione e Assistenza alle PA, GSE) e dalla Dott.ssa Estella Pancaldi (Head of technical assistance to and capacity building of Public Administrations, GSE) durante la nostra “Tavola Rotonda quesiti aperti sulle Cacer con GSE e FIP“, svoltasi mercoledì 21 maggio 2025.

Domande rivolte al GSE (FAQ GSE)

  • Se un comune non dispone di risorse per costituire una CER con capitale sociale, quale forma giuridica può adottare?
  • Cosa significa che una CER può gestire più configurazioni?
  • È necessario prevedere presidente e vicepresidente all’interno della CER?
  • Un comune può costituire una CER come associazione non riconosciuta? Che responsabilità ha il referente?
  • Esistono convenzioni tra enti comunali e chiese per attivare una CER?

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