Incentivi CER: IVA, tassazione e parte variabile spiegate dal GSE

L’aspetto fiscale, nella costituzione di una CER, è spesso percepito come il più ostico e meno comprensibile, ma è fondamentale per garantire la sostenibilità economica delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Come vengono tassati gli incentivi? Quali sono le implicazioni IVA? E soprattutto: cosa cambia se il soggetto è un ente non commerciale, una PMI o un produttore terzo? Con il supporto degli esperti del GSE, proveremo a fare ordine tra i tanti dubbi e ad offrire indicazioni pratiche per evitare errori che possono costare caro. Quali sono le regole per il trattamento dell’IVA? Gli incentivi ricevuti devono essere fatturati? Chi li riceve è soggetto a tassazione?

In questo articolo, grazie al contributo degli esperti del GSE (Gestore Servizi Energetici), affronteremo questi argomenti:

  • la tassazione dell’incentivo sia per i produttori che per i consumatori;
  • il trattamento dell’IVA nel caso di emissione di fattura da parte del referente;
  • la distinzione tra incentivo lordo e netto per i consumatori;
  • il significato della “parte variabile dell’incentivo” prevista dal GSE.

Le risposte a questi quesiti sono state fornite dall’Avv. Vittorio La Monica (Funzione Promozione e Assistenza alle PA, GSE) e dalla Dott.ssa Estella Pancaldi (Head of technical assistance to and capacity building of Public Administrations, GSE) durante la “Tavola Rotonda quesiti aperti sulle Cacer con GSE e FIP” del 21 maggio 2025.

Domande rivolte al GSE (FAQ GSE)

  • L’incentivo è soggetto a tassazione sia per il produttore che per il consumatore?
  • Se il referente emette fattura per incassare l’incentivo, come recupera l’IVA?
  • Il consumatore riceve l’incentivo con IVA inclusa? Come funziona?
  • Cosa si intende per “parte variabile dell’incentivo”?

🎥 Guarda il video con le risposte
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