Perché è importante stare attenti alla normativa per le CER? Avviare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) richiede attenzione non solo agli aspetti tecnici, ma anche a quelli giuridici. La redazione dello Statuto e dell’atto costitutivo deve essere fatta con cura, considerando sia le esigenze dei partecipanti sia le normative. Negli ultimi mesi, il quadro legislativo si è aggiornato, con nuove misure a sostegno delle CER. Tra queste, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha esteso il contributo a fondo perduto del 40% anche ai comuni fino a 50.000 abitanti. Una misura che punta ad accelerare la diffusione del modello CER anche nei centri urbani di medie dimensioni, favorendo un sistema energetico più sostenibile e partecipativo.
“Tra le principali novità da evidenziare vi è l’evoluzione del bando PNRR, che prevede un contributo a fondo perduto pari al 45% delle spese ammissibili. Inizialmente, il bando era rivolto esclusivamente alle comunità energetiche in fase di costituzione nei comuni con meno di 5.000 abitanti, con l’obiettivo di sostenere in particolare i piccoli centri, spesso meno solidi dal punto di vista economico e con minore visibilità. Tuttavia, il nuovo decreto del maggio 2025 ha innalzato tale soglia a 50.000 abitanti, consentendo così anche alle città di medie dimensioni di partecipare a questa importante innovazione e di facilitare concretamente la messa a terra di nuove comunità energetiche”.
Avv. Matteo Corbo, Partner Studio WST
Tutti i dettagli sono disponibili nelle Linee Guida CACER 2025, curate da Community-CER, con il supporto de Il Sole 24 Ore e di AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile. Le Linee Guida sono finanziate da Unioncamere del Veneto e patrocinate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Scarica gratuitamente le Linee Guida CACER 2025 con un semplice click qui.
Normativa per le CER, i nodi giuridici da non sottovalutare.
Trascurare la dimensione giuridica nella fase di costituzione di una CER rischia di compromettere la stabilità e la sostenibilità dell’intero progetto. A sottolinearlo è l’Avv. Matteo Corbo, che invita a porre particolare attenzione alla redazione dello Statuto e dell’atto costitutivo: documenti fondamentali per soddisfare sia le esigenze economiche e gli interessi dei singoli partecipanti alla CER, sia i requisiti imposti dalla normativa di riferimento, sempre più dettagliata e analitica.
Particolare attenzione va inoltre riservata ai casi in cui all’interno della CER (Comunità Energetica Rinnovabile) sia coinvolto anche un ente pubblico, poiché, come osserva l’Avv. Corbo, quest’ultimo, nel momento in cui partecipa a un soggetto giuridico, ha una serie di vincoli ulteriori rispetto a un privato. Per questo motivo, è fondamentale fare riferimento a strumenti come le Linee Guida CACER 2025, che offrono indicazioni fondamentali per la corretta gestione di una comunità energetica o di configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile.
“ È fondamentale che documenti come le Linee Guida di Community-CER siano diffusi, letti e studiati in modo tale che chiunque si appresti a sviluppare questi progetti presti la dovuta attenzione a tutte le tematiche coinvolte, che magari in una fase iniziale possono sembrare secondarie, ma che, se trascurate, col tempo possono creare gravi problemi nella gestione del progetto”.
Avv. Matteo Corbo, Partner Studio WST
Scarica subito le Linee Guida CACER 2025: basta un click qui.