CER e finanziamenti ai comuni fino 50.000 abitanti, tutte le novità 2025

CER e finanziamenti Un nuovo decreto, firmato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, apre una fase molto attesa per i finanziamenti alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Si tratta di una modifica sostanziale alla disciplina degli incentivi, che rende il meccanismo più accessibile a Comuni fino a 50mila abitanti, ma anche più flessibile e inclusivo per imprese, famiglie e associazioni.

Una delle novità più rilevanti riguarda proprio l’estensione del contributo previsto dal PNRR, che fino ad oggi era riservato ai Comuni con meno di 5.000 abitanti. Con il nuovo provvedimento, si amplia la platea degli enti locali che potranno promuovere e partecipare alle CER, dando un impulso concreto alla transizione energetica anche nei centri urbani di media dimensione.

Cambia anche il modo in cui sarà possibile accedere ai fondi: i progetti potranno ottenere un anticipo fino al 30% del contributo complessivo, riducendo il peso iniziale degli investimenti a carico delle amministrazioni o dei promotori locali. Inoltre, per chi cumula questo contributo con altri fondi pubblici, anche come persona fisica, non si applicherà il fattore di riduzione previsto in precedenza: una misura che rende i finanziamenti decisamente più vantaggiosi.

Ma non è tutto. Grazie alla conversione in legge del DL Bollette 19/2025, le CER potranno contare su due nuove importanti aperture. La prima riguarda l’allargamento del perimetro dei soggetti ammessi a far parte delle comunità: entrano in gioco non solo le persone fisiche e le PMI, ma anche enti religiosi, associazioni ambientaliste, aziende pubbliche per i servizi alla persona, enti di formazione, istituti di edilizia residenziale, consorzi di bonifica e tutti gli enti locali censiti da ISTAT. Una comunità energetica diventa così davvero espressione del territorio, capace di mettere in rete soggetti diversi ma uniti dallo stesso obiettivo: condividere energia rinnovabile e benefici economici.

La seconda novità è retroattiva: anche gli impianti già entrati in esercizio nei 150 giorni successivi all’entrata in vigore del decreto (dal 24 gennaio 2024) potranno accedere agli incentivi, purché sia dimostrabile che sono stati costruiti per essere parte di una configurazione comunitaria. Sarà il GSE, con l’aggiornamento delle Regole Operative, a definire nel dettaglio come accedere a questa possibilità.

In sintesi, i finanziamenti alle CER nei Comuni diventano più accessibili, rapidi e inclusivi. È il momento giusto per amministrazioni locali, cittadini, imprese e organizzazioni di attivarsi.

CER e finanziamenti: un’opportunità in più per il territorio padovano e rodigino

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha pubblicato un bando dedicato proprio allo sviluppo delle CER, mettendo a disposizione 2,5 milioni di euro. Il sostegno offerto comprende:

  • un supporto tecnico per studi di fattibilità, progettazione e costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili e configurazioni di autoconsumo;
  • un contributo economico fino a 30.000 euro, subordinato all’esito positivo del percorso tecnico e proporzionato alle reali necessità del progetto.

Una misura concreta per accompagnare gli enti del territorio verso soluzioni sostenibili in linea con gli obiettivi europei e nazionali di contrasto al cambiamento climatico.

Tutti gli approfondimenti e gli strumenti pratici per partire con la tua comunità energetica sono disponibili qui.

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